Già nei primi anni della Comunità, quando alcuni giovani si avvicinavano alla conclusione del programma, p. Matteo si è posto il problema del reinserimento lavorativo di quanti non disponevano di possibilità familiari e occupazionali e, per l’età o altre situazioni, necessitavano di un sostegno maggiore di quello offerto dalla Cooperativa sociale che pure in quello stesso periodo veniva realizzata.
È stato quindi necessario farsi carico globalmente della situazione di chi non potrebbe avere altra collocazione abitativa o riqualificazione sociale, se non quella garantita da un centro presso Trivigliano che, oltre ad assicurare una graduale autonomia economica e gestionale, fornisce, per un periodo tra sei mesi e un anno, anche una possibilità di accompagnamento e sostegno nelle difficoltà oggettive del reinserimento.