"CHI E' LO STRANIERO?" - Riflessione di Abdul

Questa riflessione è stata scritta da Abdul, un giovane proveniente dal Marocco, che ha terminato il programma e si è successivamente reinserito con successo nella società.

Chi è lo straniero?

 
E' una domanda questa dalle mille risposte.


Risposte che nascono da molte e diverse mentalità di oggi, che dipendono dalle varie esperienze, dai "racconti", dall'ignoranza, da quello che si vive nella vita quotidiana e si apprende dalla televisione.

 
Per prima cosa dobbiamo sottolineare un fatto importante: di quale straniero si tratta.


Perché qui in Italia molti hanno poca conoscenza di chi sono questi stranieri.


Per esempio lo " straniero" americano è un "soggetto" stimato e considerato.
E' ovvio! Gli americani sono i padroni di un mondo pieno di immagini artificiali.


Stranieri provenienti dall'occidente (Francia, Inghilterra, Germania….) ed altri, sono persone che hanno una certa posizione mondiale che permette di classificarli con stima. Gente dell'est e persone che, dopo il crollo del comunismo, sono emigrate e che hanno tante cose da comunicare contribuendo ad aumentare il livello della cultura, arte e studi, vengono classificate come persone che giungono in Italia soltanto per fare un lavoro qualsiasi, guadagnare quel poco che potrebbe essere una ricchezza nel loro paese di provenienza.


E così gli africani, gli asiatici, i sud americani che vengono sfruttati dalla malavita e sul lavoro.
Si tratta di persone che vengono a lavorare scappando dalla miseria e dalla tortura dei loro governi come spesso vediamo in televisione.


Ma io voglio ancora domandare: chi è lo straniero?

E più precisamente dove è lo straniero?

In quella famosa parola " integrazione " culturale e sociale o umana nella società che viviamo oggi?


Forse si continua a parlare e a fare incontri, a discutere di interessi economici e di quello che succede in pratica, ma non si parla del fatto che lo straniero è un essere umano che vuole far parte della società in cui vive, portando la sua cultura, la sua opinione, per dare un contributo alla società in cui vive.


Forse l'unico invito da fare è quello di migliorare (per non dire cambiare!) il punto di vista da cui si guarda lo straniero.


Lo straniero è un essere umano che ha la sua intelligenza come ha la sua ignoranza, le sue qualità, come i difetti.


Forse possiamo arrivare ad un'integrazione sociale più matura e più ragionevole per migliorare la nostra società di oggi.

 

Abdul

 

{TMPL_IMAGES}0_5524991_120669.jpg